ROTTAMAZIONE QUATER DEBITI ESATTORIALI: COME FUNZIONA LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLA LEGGE DI BILANCIO 2023

18.01.2023

Oltre allo stralcio automatico dei debiti inferiori a 1.000 euro, la Legge di Bilancio 2023  ha previsto anche la possibilità di rottamare i debiti esattoriali di importo superiore attraverso la definizione agevolata. In questo articolo vediamo in cosa consiste la rottamazione e quali sono le modalità di pagamento previste.

IN COSA CONSISTE LA DEFINIZIONE AGEVOLATA

La "rottamazione quater" o definizione agevolata consiste nella possibilità di pagare le cartelle di pagamento (e i debiti esattoriali in generale):

  • senza interessi di ritardata iscrizione a ruolo;
  • senza sanzioni;
  • senza interessi successivi;
  • senza compensi di riscossione per il concessionario.

Il contribuente pagherà soltanto il capitale, le spese di notifica delle cartelle esattoriali e le eventuali spese esecutive.

Fanno eccezione le sanzioni amministrative, per le quali la definizione agevolata opera in misura più ristretta, in quanto verranno eliminati i soli interessi ed i compensi di riscossione.

La definizione agevolata è applicabile a tutti debiti affidati agli agenti della riscossione dal 01/01/2000 al 30/06/2022; è ammessa, inoltre, anche nel caso in cui il debitore sia decaduto da una precedente definizione agevolata o da una precedente rateizzazione.

DEBITI ESCLUSI DALLA ROTTAMAZIONE

Il comma 246 della Legge di Bilancio esclude, invece, la definizione agevolata per i seguenti debiti:

1. recupero aiuti statali considerati illegittimi dall'Unione Europea;

2. crediti per condanne pronunciate dalla Corte dei conti;

3. multe, ammende e sanzioni pecuniarie per provvedimenti e sentenze penali di condanna;

4. debiti relativi alle "risorse proprie tradizionali" dell'Unione Europea e all'IVA riscossa all'importazione.

MODALITA' DI PAGAMENTO

Il pagamento dei debiti da rottamare potrà avvenire in un'unica soluzione oppure a rate.

Pagamento in unica soluzione: dovrà essere effettuato entro e non oltre il 31 luglio 2023.

Pagamento rateale: si può chiedere fino ad un massimo di 18 rate; in ogni caso le prime due rate dovranno essere ciascuna pari al 10% dell'intero importo da rottamare; le successive rate, invece, saranno tutte di importo uguale tra loro.

Nel caso venga scelto il pagamento rateale, saranno dovuti anche interessi annui al 2% sui debiti da rottamare.

Ecco le scadenze delle rate previste dalla Legge di Bilancio:

1^ rata: 31/07/2023

2^ rata: 30/11/2023

3^ rata: 28/02/2024

4^ rata: 31/05/2024

5^ rata: 31/07/2024

6^ rata: 30/11/2024

7^ rata: 28/02/2025

8^ rata: 31/05/2025

9^ rata: 31/07/2025

10^ rata: 30/11/2025

11^ rata: 28/02/2026

12^ rata: 31/05/2026

13^ rata: 31/07/2026

14^ rata: 30/11/2026

15^ rata: 28/02/2027

16^ rata: 31/05/2027

17^ rata: 31/07/2027

18^ rata: 30/11/2027

ADESIONE ALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA

Chi vorrà aderire alla definizione agevolata dovrà presentare apposita domanda all'agente della riscossione in modalità telematica entro il 30 aprile del 2024, in cui dovranno essere indicati con precisione i debiti che si intende rottamare ed il numero di rate desiderate (massimo 18).

Se il debitore intende rottamare più debiti gestiti da agenti della riscossione differenti, dovrà, ovviamente, presentare una domanda a ciascun agente.

N.B.: Con comunicato stampa del 21/04/2023 l'Ufficio Stampa del Ministero dell'Economia e delle Finanze ha annunciato che il termine per presentare le domande di adesione alla definizione agevolata è prorogato al 30/06/2023.

EFFETTI DELLA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI ADESIONE

Dal momento della presentazione della domanda di adesione, sono sospesi i termini di prescrizione e di decadenza dei relativi debiti.

Se per i debiti rottamati era prevista una precedente rateizzazione, il contribuente è, ovviamente, liberato dall'obbligo di rispettarne le scadenze, in quanto adesso dovrà attenersi alle rate della rottamazione quater.

Non possono essere iscritti nuovi fermi amministrativi o nuove ipoteche per i debiti rottamati; non verranno intraprese nuove procedure esecutive e quelle già in corso verranno sospese (tranne nell'ipotesi in cui la procedura di espropriazione sia nella sua fase conclusiva).

Il pagamento della prima (o unica) rata comporta l'estinzione delle eventuali procedure esecutive già iniziate e non terminate.

La presentazione della domanda consente, inoltre, al contribuente di ottenere il DURC.

GIUDIZI IN CORSO

Possono essere rottamati anche i debiti per i quali vi è un giudizio in corso: in tal caso il debitore, nel presentare la domanda di adesione alla definizione agevolata, dovrà indicare per quali debiti ci sono giudizi in corso, con impegno a rinunciarvi.

I giudizi rimarranno sospesi fin quando non si avrà l'effettivo perfezionamento della definizione.

Attenzione: la sospensione dei giudizi non opererà automaticamente, ma dovrà esserne fatta apposita richiesta.

Una volta chiesta la sospensione, il giudizio verrà dichiarato estinto soltanto previa esibizione delle ricevute di pagamento.

Nel caso in cui il contribuente non dovesse rispettare gli impegni assunti, il Giudice, su istanza della parte interessata, revocherà la sospensione ed il giudizio proseguirà.

DECADENZA DALLA DEFINIZIONE AGEVOLATA

In caso di mancato, inesatto o tardivo pagamento (oltre il quinto giorno dalla scadenza della rata), anche di una sola rata, il contribuente decadrà dal beneficio della definizione agevolata; il che significa che dovrà pagare tutto il debito per intero (compresi compensi di riscossione, sanzioni ed interessi), e gli importi già versati come rate della rottamazione verranno considerati a titolo di acconto sul maggior debito.

La decadenza dalla definizione agevolata comporta, altresì, l'annullamento di eventuali DURC rilasciati a seguito della domanda di adesione alla rottamazione.

CONVIENE ADERIRE ALLA ROTTAMAZIONE QUATER?

La definizione agevolata offerta dalla Legge di Bilancio 2023 rappresenta sicuramente una buona occasione per regolarizzare i debiti esattoriali senza pagare interessi, sanzioni e compensi di riscossione, e vanta il pregio di poterla richiedere anche per debiti più recenti (fino al 30 giugno 2022).

Tuttavia la convenienza ad aderirvi o meno (e la misura in cui aderire) va valutata caso per caso considerando diversi fattori, tra i quali:

  • quali cartelle rottamare;
  • quali partite delle singole cartelle rottamare;
  • cartelle già prescritte;
  • cartelle non notificate;
  • sostenibilità delle prime due rate (pari ciascuna al 10%);
  • opportunità di presentare più domande di adesione.

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